NORMATIVA DRONI. DAL 1 GENNAIO ARRIVA IL NUOVO REGOLAMENTO
L’anno 2020 sarà ricordato, purtroppo, per la pandemia di Covid – 19, e per tutte le sue tragiche conseguenze. A causa dell’emergenza sanitaria, anche la normativa droni europea, partirà con sei mesi di ritardo. Dal 1 gennaio 2021 e non, come era previsto inizialmente, il 1 luglio 2020, entrerà in vigore il nuovo regolamento europeo che renderà tutto ciò che riguarda il mondo dei droni più chiaro e armonico in tutta la comunità europea. Le nuove regole introdurranno, principalmente, una maggiore assunzione di responsabilità da parte di tutti i dronisti, rispetto al passato.
La DRONE PRO SERVICE, in questo suo blog, cercherà di spiegare, con parole facilmente comprensibili, senza usare termini troppo tecnici, le novità più importanti del nuovo regolamento. Non faremo uso di tabelle che possono creare confusione, ma analizzeremo i punti salienti, ovvero le norme che interessano più da vicino tutti i dronisti, sia i professionisti, che utilizzano i droni per scopi lavorativi e commerciali, sia per coloro che amano dedicare ai droni il proprio tempo libero.
NORMATIVA DRONI E IL PASSAGGIO DA ENAC A EASA
La normativa droni più importante, che salta agli occhi leggendo le prime righe del nuovo regolamento, riguarda il passaggio di consegne tra chi avrà la competenza di sovrintendere tutte le operazioni che vengono denominate SAPR, ovvero di mezzi aerei a pilotaggio remoto. Come da comunicazione ufficiale di ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile), dal 1 gennaio 2021 decadranno tutte le norme nazionali riguardanti i droni, per passare sotto la competenza dell’EASA (European Union Aviation Safety Agency).
Questo è un passaggio storico, poiché, dal nuovo anno, tutto il mondo dei droni avrà regole uguali per tutti i cittadini dell’Unione europea.
COSA CI DICE, SOSTANZIALMENTE, LA NUOVA NORMATIVA DRONI?
La nuova normativa droni spiega, in maniera chiara e definita, attraverso l’introduzione delle Categorie, i diversi ambiti di utilizzo dei droni, realizzando, inoltre, una categoria specifica per i droni stessi, per chiarire cosa si può fare attraverso il loro utilizzo e limitarne l’uso in base al peso. Non vi sarà più, come in precedenza, una chiara e netta distinzione tra un utilizzo ludico e uno professionale del drone. Tutto ruoterà intorno a due sole voci: il fattore di rischio e la classe del velivolo.
Come detto, la prima Categoria è quella riguardante le Operazioni, distinte attraverso tre voci:
- Open (Aperta)
- Specific (Specifica)
- Certified (Certificata)
La categoria Open è quella che comprende, praticamente, l’intera area ludica, mentre nella Specific rientrano anche i droni che vengono utilizzati per scopi professionali e commerciali.
I droni, a loro volta, vengono suddivisi in 4 Categorie specifiche:
- C0 con peso a terra < 250 g
- C1 con peso a terra < 900 g
- C2 con peso a terra < 4 Kg
- C3 con peso a terra < 25 Kg
OBBLIGO DI IMMATRICOLAZIONE E DI ATTESTATO DI COMPETENZA
Per i droni che hanno un peso a terra inferiore ai 250 grammi, non è richiesto l’obbligo di immatricolazione o di attestato di competenza. Tale obbligo, secondo la nuova normativa droni, scatta automaticamente quando sul velivolo è presente una videocamera oppure un microfono, in grado di rilevare dati sensibili. In questo caso, sia il drone che il suo proprietario, devono registrarsi sul portale D – Flight. Dopo l’avvenuta iscrizione, il proprietario del drone riceverà un QR code, che è una sorta di targa da affiggere, in maniera chiaramente visibile, sul velivolo. Tale operazione diviene sempre obbligatoria qualora il peso del drone superi i 250 grammi.
L’attestato di competenza, o patentino, ha un costo di €31 e prevede il superamento di un esame consistente nel rispondere esattamente a 40 domande con risposta multipla. Come si può notare il costo è notevolmente ridotto rispetto al passato, quando occorrevano diverse centinaia di euro per il rilascio del patentino. Tutto questo è stato realizzato anche per diminuire il più possibile il fenomeno dell’illegalità, ovvero il numero di tutti quei dronisti che, per l’elevato costo della regolarizzazione, preferivano rischiare una multa, anziché mettersi a norma. Obbligatoria, anche in caso di uso a scopo ludico, la sottoscrizione di un’assicurazione per la responsabilità civile, nata per la sicurezza propria e del drone ma anche e, soprattutto, per la tutela verso terzi. Su tutti i droni, a qualsiasi categoria essi appartengano e qualunque sia il loro utilizzo, sia esso ludico o professionale, la normativa droni impone la presenza dell’Etichetta CE, cui segue il numero della categoria di appartenenza del drone.
Comunque, anche in questo caso, la DRONE PRO SERVICE, metterà a vostra disposizione la propria competenza per assicurare una consulenza altamente professionale.
NORMATIVA DRONI: LA DRONE PRO SERVICE, AL VOSTRO SERVIZIO
La DRONE PRO SERVICE in questo momento di cambiamento epocale, riguardante la normativa droni per il loro corretto utilizzo, è sempre più al tuo fianco.
La DRONE PRO SERVICE, inoltre, assicura il MASSIMO RISPETTO di tutte le norme vigenti per ciascuno dei servizi offerti. Ora, in questo particolare e importante momento per tutti i dronisti, mette a Vostra disposizione, la sua esperienza e professionalità, per consigliarvi nel miglior modo possibile e far sì che anche voi possiate attenervi alla nuova regolamentazione senza alcun timore di incorrere in spiacevoli errori.
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