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Mappe No Fly Zone Droni: 5 motivi per affidarsi alla Drone Pro Service

Quali sono quelle zone dove è consentito il volo dei droni? E quali sono, invece, le zone nelle quali i droni non possono assolutamente volare? Come è noto, la libera circolazione in volo dei droni è soggetta a regole, che ne consentano lo spostamento per via aerea o che lo vietino, in determinate zone.

Le regole, talvolta molto rigide, alle quali è sottoposta la libera circolazione in volo dei droni, sono strettamente necessarie al fine di evitare collisioni con altri oggetti volanti e rispettare le norme di sicurezza per tutti coloro che ne fanno uso.  Con questo articolo vogliamo tracciare delle possibili mappe no fly zone droni. Vogliamo inoltre dare indicazioni utili a tracciare alcuni luoghi in cui è concesso muoversi con i droni.

Infine, vi parleremo anche della Drone Pro Service, che si occupa di ispezione con i droni, di monitoraggio del territorio, e di altri interessanti servizi, dei quali vi daremo una panoramica generale.

Restrizioni per la circolazione: quali sono le zone libere per il volo dei droni

Poniamo il caso che io abbia un drone. Vorrei farlo volare per poter attuare delle riprese dall’alto e vedere come rendono. Posso recarmi nel parco più vicino a casa per far volare il drone?

La risposta è: dipende dalla zona. Dipende se quella zona è segnata sulla mappa ufficiale come zona libera oppure no.

Come potete vedere, ci sono un po’ di “Dipende” e di “Se”. Ma andiamo con ordine. Non in tutte le zone è possibile far planare i nostri droni, purtroppo. Come avete avuto modo di capire, esistono delle limitazioni e delle restrizioni. Ci sono zone in cui non è consentito al drone di volare. Fortunatamente, nonostante le restrizioni, il regolamento europeo sancisce che ci sono zone libere in Italia dov’è possibile far volare liberamente i droni.

Per conoscere queste zone, è necessario consultare le mappe ufficiali, che ci danno indicazioni su quali siano le zone “free”. Queste mappe sono reperibili sul sito ufficiale di D-Flight e di ENAV. In questo modo si reperiscono dati certi e ufficiali, in quanto D-Flight è un portale che eroga servizi per la gestione del traffico aereo a bassa quota: mentre, ENAV è la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia. Grazie a queste mappe ufficiali è possibile venire a conoscenza di quali zone siano libere per l’accesso e la circolazione in volo dei droni.

Sul sito di D-Flight, se volete informazioni più dettagliate, è anche disponibile una mappa tematica di sintesi grazie alla quale è possibile apprendere quali siano le regole dell’aria da rispettare al di sotto dei 120 metri.

Dal momento che alcune zone, che sono segnate come “libere” per la circolazione dei droni sulle mappe ufficiali, si scoprono però nella realtà soggette a divieti di volo o a ulteriori restrizioni, bisogna prestare comunque molta attenzione, ogni qualvolta che ci si appresta a scegliere un posto per far volare i droni.

Anche se questo posto lo abbiamo stabilito sulla base di quanto visto sulla mappa. Anche se la mappa ce lo mostra come zona libera, insomma. Bisogna scegliere con molta cautela le zone in cui è possibile avventurarsi per far circolare liberamente in volo il proprio drone, consultando le mappe dei siti ufficiali che vi abbiamo indicato prima… Ma non solo.

Zone libere e No Fly Zone: in caso di dubbi cosa è meglio fare?

zone libere e no fly zone cosa fare drone pro service

Ma, allora, che uso possiamo farne di queste mappe se segnalano come “libere” delle zone che non sembrano effettivamente esserlo? Dunque… in realtà non è proprio così.

La questione è la seguente.

Proprio a causa del fatto che questa situazione non sempre è stata chiara, il 31 dicembre 2020 è stato promulgato l’art. 15 del regolamento europeo: con esso è stato sancito che ogni stato ha l’obbligo di rendere consultabili le mappe dedicate alle zone libere nelle quali i droni possono volare. 

Se il sito D-Flight (che abbiamo già nominato prima) rende consultabili le regole stabilite dall’ENAC per le zone accessibili al volo dei droni, e rende accessibile a tutti gli utenti registrati le mappe, è altresì vero che, per un’ulteriore sicurezza, sarebbe sempre meglio informarsi riguardo il luogo in cui si decide di far volare i droni, onde evitare spiacevoli sorprese.

Questo significa che, se ho intenzione di portare i droni in un luogo, che sulle mappe è stato definito libero, sarebbe comunque opportuno informarsi con le autorità del luogo, riguardo eventuali divieti: quella zona, infatti, potrebbe comunque presentare una restrizione, non ancora riportata sulle mappe.

Questo è, essenzialmente, il motivo principale per il quale è sempre bene informarsi di persona circa le limitazioni di queste aree.

Le Mappe No Fly Zone Droni (NFZ): che cosa sono?

Vediamo ora che cosa intendiamo con il termine di mappe no fly zone droniDunque, all’inizio dell’articolo abbiamo parlato delle zone libere. Ricordate? Ecco…

Quando si parla di droni e di zone libere in cui farli librare nel cielo, ecco che le No Fly Zone (NFZ) sono esattamente l’opposto di quelle che chiamiamo“zone libere”. Le No Fly Zone, infatti, sono tutte quelle zone caratterizzate da restrizioni territoriali al volo dei droni.

Questo significa che questi luoghi fanno pare di quelle che chiamiamo mappe no fly zone droni: su di esse troveremo tutte quelle zone nelle quali non è ammessa la circolazione in volo dei droni.

Mappe No Fly Zone Droni: app che indicano le zone vietate in Italia

Volete sapere con esattezza dov’è possibile trovare delle mappe no fly zone droni, che vi indichino quali siano le zone dove non si può volare sul territorio Italiano con il proprio drone? Vi accontentiamo subito.

Dunque, il sito di D-Flight mette a disposizione una pagina alla quale potete accedere registrandovi gratuitamente e inserendo i dati del drone in vostro possesso: a questo punto vi verrà mostrata la mappa no fly zone droni. La mappa vi indicherà quali zone sono soggette a restrizioni.

Altri modi di reperire le mappe no fly zone droni si trovano su applicazioni per cellulare. Una di queste è l’Italian Airspace Lite. Questa app, sviluppata da Sebastiano Minniti, è per i sistemi Android e i dati che fornisce si basano proprio su fonti ufficiali. L’app vuole rappresentare un aiuto e un supporto per tutti gli operatori inesperti. Per scaricarla è sufficiente avere una connessione Wi-Fi stabile: una volta scaricata e installata, è necessario attivare il GPS. Una volta fatto, l’utente deve cliccare sull’icona nell’angolo superiore dell’app, quella con il simbolo del GPS: a questo punto si apparirà la cartina con la posizione dell’utente.

Dalla cartina è l’utente a dover tracciare la zona di interesse, per vedere se lì vi sono presenti restrizioni. Dal menu Airspace è possibile, inoltre, applicare determinati filtri per rendere più specifica la ricerca dell’utente. Italian Airspace Lite non è un’app di difficile utilizzo ed è in grado di fornire delle mappe no fly zone droni per lo scopo dell’utente.

app airspace drone pro service

Un’altra app che concorre a questo scopo è AirMapGratuita e disponibile sia per iOS sia per Android, questa applicazione consente di visualizzare sul proprio schermo mappe che indichino limiti e divieti per i droniUna volta scaricata, la posizione del luogo in cui ci si trova può essere inserita manualmente o attivando semplicemente il GPS. Una volta localizzata la zona dove si vorrebbe far volare il drone, l’applicazione mostrerà nella parte bassa dello schermo un triangolo colorato.

Il colore indica un significato specifico:

  • Se è verde: non ci sono limitazioni;
  • Se è giallo: può indicare zone CTR (zone aeree a traffico controllato). Di conseguenza è meglio informarsi meglio sulle restrizioni legate a quella zona;
  • Se è rosso: si tratta di una zona dove non si può volare. 
app airmap drone pro service

Mappe No Fly Zone Drone: esempi pratici di zone con restrizioni

Volete qualche esempio pratico di no fly zoneEccoli.

Di frequente sulle mappe no fly zone droni troviamo i parchi naturali, nei quali non è concesso permettere ai droni di volare liberamente senza il brevetto e il permesso dei parchi nazionali.

Anche qui, però, sorge un problema: quali sono solo parchi naturali e quali nazionali?
Quali sono le zone che possiamo trovare sulle mappe no fly zone droni e quali, invece, sono considerabili zone libere?

In Italia abbiamo venticinque parchi nazionali. Tra gli altri parchi naturali, però, a quanto pare non tutti sono definiti no fly zone: alcuni, infatti, sul sito ENAV sono segnati in giallo sulle mappe, a dimostrazione di questo fatto. Di conseguenza, in quei parchi è pensabile che sia possibile far circolare liberamente i nostri droni. Tra questi parchi è il caso del bellissimo Lago di Braies, situato nel parco naturale di Fanes-Sennes-Braies.

Ma non sono solo i parchi a essere soggetti a restrizioni, per il volo dei droni. Spesso infatti, le mappe no fly zone droni presentano divieti su spazi aerei sopra a determinate aree o strutture:

  • Aeroporti;
  • Le “Strutture sensibili”: carceri, caserme, centrali elettriche;
  • Palazzi governativi.

Purtroppo, per far prendere il volo al nostro drone, talvolta vi è il bisogno di avere dei permessi: in quei casi è necessario presentare domanda a ENAV e poi all’ENAC. Eventualmente, i permessi vanno presentanti anche in Prefettura e in Comune. Insomma, la trafila purtroppo non è la più semplice che esista.

Per il momento, noi possiamo darvi indicazioni pratiche su quali siano le “zone regolamentate” e quali le “zone con restrizioni” per la libera circolazione in volo dei droni.

Esistono poi altri sistemi per poterci capire qualcosa in più, in questo mare di informazioni, talvolta poco chiare e discordanti. Ci sono persone che riescono ad agire autonomamente o lo preferiscono. Per tutti gli altri è sempre aperta la soluzione di affidarsi a chi si occupa di offrire servizi che riguardino la circolazione e l’utilizzo dei droni. Questo è il caso della Drone Pro Service.

Drone Pro Service: di che cosa si occupa

no fly zone drone pro service

La Drone Pro Service, specializzata in servizi d’ispezione con droni, riprese aeree e monitoraggio del territorio, rappresenta sicuramente una valida soluzione a chiunque abbia la necessità di cimentarsi nell’uso dei droni sia per motivi personali sia per esigenze lavorative.

I nostri servizi vi permetteranno di aumentare l’efficienza del vostro lavoro. Le Ispezioni con Drone permetteranno di monitorare il territorio, ispezionare tetti e coperture, pannelli fotovoltaici, ponti e viadotti, effettuare fotogrammetrie con drone e avere la massima resa del terreno grazie all’agricoltura di precisione.  Ma non finisce qui: infatti se volete pubblicizzare la vostra azienda tramite foto e video fatti con drone, noi di Drone Pro Service facciamo al caso vostro. Infatti, offriamo al cliente la possibilità di avere foto e video di gare sportive e manifestazioni, spot pubblicitari, riprese aeree indoor e outdoor e molto altro.”

 Questo estratto è ciò che leggiamo nella sezione homepage del sito web di Drone Pro Service.

Drone Pro Service: 5 motivi per cui è utile affidarsi ai loro servizi

Se è vero che i droni sono ormai da tempo entrati a far parte di molte realtà commerciali quotidiane e non, è anche vero che il loro utilizzo si sta dimostrando parecchio utile al lavoro umano. Drone Pro Service si occupa anche di questo.
Per questo è utile affidarsi a loro anche solo per scoprirne di più su tutti gli utilizzi che è possibile fare dei droni. Ma, nel dettaglio, perché Drone Pro Service è utile e potrebbe fare al caso vostro?
Proviamo a vedere nel dettaglio quali sono i motivi validi alla base di questa scelta:

  1. La tecnologia dei droni applicata all’agricoltura di precisione.

Il monitoraggio dei terreni agricoli mediante i droni rappresenta uno degli scopi principali promulgati dalla Drone Pro Service. L’utilizzo di droni con telecamera ultra HD permette una risoluzione grafica ottimale. Inoltre, grazie all’utilizzo dei droni è possibile ottenere misurazioni utili per identificare le esigenze delle piante, come: l’indice di vegetazione, la misurazione del volume chioma e la misurazione altezza pianta. Il tutto concerne l’obiettivo primario: ovvero, massimizzare la produzione. 

  1. Fotogrammetria con drone

Rientra tra le innovazioni tecnologiche più avanzate di questi ultimi anni. La Fotogrammetria e Aerofotogrammetria era una tecnica già esistente ancor prima della scoperta del drone. Ma, grazie ai droni, è possibile avvicinarsi molto di più al soggetto che si intende riprendere e a “fotografarlo” in maniera più precisa e stabile.
Drone Pro Service utilizza questa tecnica che consente di scattare foto (anche accedendo ad aree difficili da raggiungere) utili per trarre informazioni metriche del soggetto in questione. 
 

  1. Ispezioni con droni

 Drone Pro Service si occupa anche di: ispezioni di tetti, di coperture industriali, di ponti e viadotti e di pannelli fotovoltaici.

  1.  Termografia 

Con l’avvento del drone è stato possibile documentare e, di conseguenza, intervenire, per quanto riguarda possibili anomalie di radiazioni termiche. Le telecamere ultra HD di Drone Pro Service permettono di fare riprese dettagliate anche a notevoli distanze. 

  1. Riprese e foto con drone per promozione

Drone Pro Service si occupa anche di: riprese per matrimoni e cerimonie; riprese video di gare sportive; scatti di foto pubblicitarie aeree; riprese per video clip aziendali.

Insomma, questo e molto altro è la Drone Pro Service! Se avete bisogno di ulteriori informazioni, cliccate qui.